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Sorsi d’Irpinia

Una ventina di vini, prodotti da cinque diverse aziende irpine distribuite da AltroPalato, piccolo distributore nato nel 2017 e specializzatosi sui vini dell’Irpinia, sono stati presentati a Milano, presso l’enoteca Hic Enoteche, lo scorso 25 febbraio.

L’Irpinia è una regione storico-geografica che oggi comprende gran parte della provincia di Avellino.
S’estende sulla parte centro-orientale della Campania, non ha sbocco al mare e presenta un territorio prevalentemente montuoso articolato in valli ed alture; presenta un clima rigido d’inverno, con precipitazioni a carattere nevoso, e relativamente mite d’estate.
I principali vitigni coltivati sono Fiano, Greco (di Tufo) e Aglianico.
Tutti i vini degustati sono frutto di questi tre vitigni.

Ecco quanto maggiormente abbiamo apprezzato:

Sertura
Agronomo consulente di diverse aziende vitivinicole irpine, Giancarlo Barbieri ha ad un certo momento della sua vita deciso di metterci direttamente la faccia, aprendo una propria azienda, nasce così Sertura.

Fiano d’Avellino 2017
Situato nel territorio di Montefalcione il vigneto si trova a 380 metri d’altitudine su suolo in prevalenza argilloso
Il colore è paglierino, di buona intensità.
Al naso, mediamente intenso, si colgono sentori di fieno e frutta gialla ed una leggera nota sulfurea.
Mediamente strutturato, tornano le note di frutta gialla che ci ricordano le nespole, buona la persistenza.

Greco di Tufo
I vigneti si trovano a Prato Principato Ultra, a 400 metri d’altitudine, su suoli argillosi ricchi di minerali, il sistema d’allevamento è il Guyot, con  densità d’impianto di 4.000 ceppi/ettaro.
Di questo vino sono presenti tre diverse annate: 2017, 2016 e 2015.

Quella che più abbiamo apprezzato è stata la 2016.
Dal color paglierino dorato.
Mediamente intenso e di buona eleganza, presenta note di nocciole.
Strutturato, sapido, con bella vena acida,  sentori di mela matura su lunga persistenza.

 – Irpinia Doc Aglianico 2017
Purpureo profondissimo il colore.
Buona l’intensità olfattiva, ampio, presenta un bel frutto rosso (susine, prugne, marasche), sentori di castagne, leggere note balsamiche e di tabacco.
Di buona struttura, con tannini importanti ma non aggressivi, asciutto, buona la persistenza.

Taurasi 2012
Affinamento in barriques per 18 mesi per questo vino le cui uve, provenienti da un vigneto collocato a 500 metri d’altitudine, vengono vendemmiate in novembre.
Granato profondo e luminoso.
Intenso al naso, balsamico, elegante, con sentori di frutta dolce.
Buona la struttura come pure il frutto, speziato, tannino importante, lunghissima la persistenza su sentori di bastoncino di liquirizia. Un vino di notevole qualità.

Cantine Cennerazzo

Quest’azienda situata a Torrioni e gestita da Sebastiano Cennerazzo e dai figli Lidia e Federico produce un unico vino, il Greco di Tufo “Sphera” che c’è stato proposto in tre diverse annate, quella che maggiormente c’è piaciuta è stata la 2017, che sarà in commercio dal prossimo giugno.
I vigneti sono collocati a 450 metri d’altitudine su suoli argillosi con vene sulfuree, vinificazione ed affinamento avvengono in acciaio.

 – 2017 – Paglierino il colore.
Intenso al naso, fresco, elegante, con sentori di frutta gialla (pesca) e note d’agrumi.
Strutturato e decisamente sapido, verticale, con accenni sulfurei e lunghissima persistenza.

2016: Color paglierino.
Buone sia l’intensità olfattiva come pure la complessità e l’eleganza, si colgono sentori d’erbe officinali essiccate.
Di buona struttura, presenta un bel frutto giallo unito a sentori d’erbe officinali, buona la persistenza.

2015: Paglierino dorato.
Non molto intenso al naso, presenta sentori di fieno.
Fresco, sapido, verticale, con buona vena acida, accenni sulfurei e buona persistenza.

VentitrèFilari

L’azienda produce quest’unico vino da un vigneto situato a Montefredane, a 450 metri d’altitudine con esposizione sud-est. La vinificazione avviene in acciaio dove il vino rimane sulle fecce fini per nove mesi.
In futuro si prevede di vinificare altre vigne del paese ed uscire con almeno altre due etichette di singoli Cru.

 – Fiano di Avellino “Numero Primo”
Ancora tre annate per questo vino: 2016, 2015 e 2014. Tutte molto buone, in special modo la 2015 e la 2016.

2016: Color paglierino di buona intensità.
Intenso al naso, con sentori di fieno ed erbe officinali.
Buona la struttura, sapido, frutto giallo, lunga la persistenza. Notevole.

2015: Paglierino-dorato luminoso.
Bel naso, fine, elegante, con sentori di confetto e leggeri accenni aromatici.
Fresco, verticale, agrumato, di media struttura e lunga persistenza. Notevole.

2014: Color giallo dorato.
Discreta l’intensità olfattiva, sentori d’erba secca, frutta gialla, accenni balsamici, buona l’eleganza.
Strutturato, morbido, frutto giallo (mela) ed accenni d’erbe officinali, lunga la persistenza.

Borgodangelo
Aglianico soprattutto per quest’azienda situata a Sant’Angelo All’Esca, vitigno col quale di realizzano vini di diverse tipologie, non mancano però, seppur in minor misura Greco di Tufo e Fiano.

Greco di Tufo 2017
Vigneti situati a 450 metri d’altitudine su suoli calcareo-tufacei.
Vinificazione ed affinamento in acciaio.
Color paglierino di media intensità.
Di buona intensità olfattiva, fresco ed elegante, si colgono sentori di frutta a polpa bianca (pesca).
Fresco e sapido, torna la pesca bianca unita a leggere note vegetali, buona la persistenza.

Irpinia Rosato 2017
Le uve d’ Aglianico provengono da un vigneto situato a Sant’Angelo All’Esca, a 400 metri d’altitudine.
ottenuto tramite pressatura diretta ed affinato in acciaio.
Color rosa antico di discreta intensità.
Sentori di frutta rossa macerata ed accenni di tabacco.
Sapido, con accenni di tabacco e frutta rossa macerata. S’esprime meglio alla bocca.

 – Irpinia Campi Taurisini Doc 2014
Da uve provenienti da vigneti siti a Taurasi e Sant’Angelo All’Esca, su suoli di natura vulcanica.
Affinamento per 12 mesi in tonneaux di rovere di Slavonia.
Profondo il colore, quasi nero, unghia granata.
Discretamente intenso al naso, presenta note autunnali di sottobosco ed accenni d’inchiostro.
fresco e sapido, succoso, con bella trama tannica ed un bel frutto, buona la persistenza.

Taurasi 2012
Le uve provengono da un vigneto situato a Taurasi, a 400 metri d’altitudine, su suoli di natura vulcanica, calcareo-argillosi.
Il vino matura per 18 mesi in tonneaux di rovere di Slavonia.
Profondo il colore.
Intenso ed elegante al naso, balsamico, mentolato.
Di buona struttura, fresco, elegante, con bella trama tannica, sentori di radice di liquirizia su lunghissima persistenza. Notevole.

Taurasi Riserva 2010
Profondo il colore, molto bello.
Di buona intensità olfattiva, elegante, balsamico e mentolato.
Fresco, elegante, balsamico, con tannini decisi ma in perfetto equilibrio, radice di liquirizia su lunghissima persistenza. Un grande prodotto.

Stefania Barbot
Situata a Paternopoli, con vigneti tra i 450 ed i 530 metri d’altitudine, l’azienda di Stefania Barbot ed Erminio Spezia può contare su piante di oltre settant’anni d’età.
Due i vini prodotti, entrambi con uva Aglianico.

Irpinia Campi Taurisini Doc “ION” 2015
Vinificazione ed affinamento in acciaio.
Profondissimo il colore, unghia purpurea.
Intenso al naso, balsamico, sentori di liquirizia.
Buona la struttura, bella la trama tannica con tannini morbidi, sapido, lunga la persistenza. 85-86

Irpinia Campi Taurisini Doc “ION” 2016 (entrerà in commercio in estate)
Profondissimo il colore, unghia violacea.
Intenso al naso, balsamico sentori di more e ribes.
Dotato di buona struttura, alcolico, con tannini morbidi e sentori di frutto rosso dolce, lunga la persistenza.

 – Taurasi “Fren” 2013
Vinificato in acciaio ed affinato per 24 mesi in botti da trenta ettolitri e per ulteriori dodici mesi in acciaio e bottiglia.
Color granato di buona profondità.
Buona l’intensità olfattiva, balsamico, frutto rosso maturo e spezie dolci.
Di buona struttura, asciutto, balsamico, con tannini importanti, sentori di radice di liquirizia e legno percepibile.

Taurasi “Fren” 2015
Intenso il colore, unghia purpurea.
Fresco al naso, discretamente intenso, balsamico, mentolato.
Fresco e mentolato anche alla bocca, con buona vena acida e tannini decisi ma non aggressivi, lunga la persistenza.
Lorenzo Colombo