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Vignis di Marian, tutti i vini di Franco Visintin

Era da tempo che Franco Visintin ci invitava a passare da lui, ma, nonostante negli ultimi anni fossimo stati in diverse occasioni in Friuli-Venezia Giulia non ne avevamo mai trovato il tempo.

Questa volta però, in occasione di un press tour il cui programma iniziava alla sera, partendo qualche ora prima da casa siamo infine riusciti a passare a trovarlo.

Già in passato, in un paio d’occasioni avevamo assaggiato il suo Friuli Isonzo Rosso, nelle annate 2016, 2017 e 2018 (vedi qui e qui) e allora ci chiedevamo come sarebbe stato il futuro di questo vino e degli altri vini aziendali ed ora pare essere giunta l’occasione per scoprirlo.

Sono quattro i vini prodotti, Friulano, Chardonnay, Rosso e l’ultimo nato ovvero il Merlot, tutti riportano in etichetta la denominazione Friuli Isonzo.

Franco ci ha accolti nel magazzino dove vengono stoccati i suoi vini e ci ha fatto assaggiare un buon numero di vini d’annate diverse, sino ad una verticale di cinque annate di Friulano ed una di quattro annate di Chardonnay, entrambi vini che non avevamo mai degustato con la dovuta attenzione in passato.

Entrambi i vini bianchi fermentano e s’affinano in vasche d’acciaio, dove sostano per alcuni mesi sulle fecce fini, del Rosso come detto abbiamo più volte scritto mentre il Merlot lo assaggiamo per la prima volta.

S’inizia quindi con il Friulano partendo dall’annata 2017.
Il vino si presenta con un color oro luminoso.
Discreta la sua intensità olfattiva, vi cogliamo accenni idrocarburici e leggere note tropicali.
Dotato di buona struttura, sapido e succoso, frutta tropicale e note d’idrocarburi, lunga la sua persistenza.

2019 – Il colore è oro chiaro, luminoso.
Al naso cogliamo sentori di frutta a polpa gialla e note speziate di zenzero.
Le leggere note piccanti di zenzero le ritroviamo alla bocca unite a quelle di pepe bianco, discreta la sua vena acida e buona la persistenza.

2020 – Color paglierino-dorato di media intensità.
Bel naso, intenso, presenta un bel frutto giallo, pesca e sentori d’erbe officinali.
Dotato di buona struttura, sentori di fieno e d’erbe officinali, leggere note piccanti, chiude leggermente amarognolo con buona persistenza.

2021 – Paglierino luminoso, tendente al dorato.
Naso di buona intensità pulito e di buona eleganza, pesca gialla matura ed erbe officinali.
Fresco e decisamente sapido, di buona struttura, vi ritroviamo la frutta a polpa gialla e le erbe officinali, lunga la sua persistenza.
E’ l’annata che abbiamo preferito, un vino ancora giovane e con buone prospettive d’evoluzione.

2018 – Quest’annata ci viene servita per ultima e con un poco di reticenza da parte di Franco ed in effetti il vino è molto evoluto e di cominciato a percepire i principi dell’ossidazione.
Sarà stata la bottiglia?

Si prosegue con gli Chardonnay, iniziando dall’annata 2015, il colore del vino è paglierino luminoso.
Intenso ed elegante al naso, elegante, presenta sentori di pasticceria.
Sapido e succoso, con buona vena acida e leggeri accenni tostati, vi ritroviamo le note di pasticceria, buona la sua persistenza.
Un vino che ha tenuto benissimo il trascorrere degli anni, una piacevolissima sorpresa.

2018 – Color paglierino dorato di buona intensità.
Leggere note tostate al naso, erba secca.
Tostato, presenta accenni tannici e chiude leggermente amarognolo.
Guarda caso si tratta della stessa annata del Friulano che non ci aveva convinti.

2020 – Giallo dorato di buona intensità, luminoso.
Bel naso, fresco, note floreali, fiori gialli, pesca gialla.
Fresco e succoso, sapido, dotato di buona struttura, bel frutto, pesca matura, lunga la sua persistenza.

2021 – Paglierino dorato, più scarico del precedente.
Bel naso, fresco, elegante, con un bel frutto, pesca bianca fresca, note floreali.
Fresco, sapido e succoso, frutta a polpa bianca, lunga la persistenza. 87-88

Tutte interessanti (a parte la 2018) le annate di questo Chardonnay, difficile scegliere quella che riteniamo migliore, probabilmente anche in questo caso la 2021, con una 2015 ancora in grande spolvero nonostante l’età.
Ci pare inoltre che questi Chardonnay abbiano una marcia in più rispetto ai pur buoni Friulano.

Passiamo ora ai vini rossi iniziando con il Friuli Isonzo Rosso 2019, anno in cui le percentuali dei due vitigni utilizzati sono cambiate riducendo al 50% la percentuale di Merlot che per l’appunto da quest’anno viene vinificato anche in purezza nel nuovo vino, ovvero il Friuli Isonzo Merlot, sale così al 50% la percentuale di Cabernet sauvignon.

Il colore è rubino-violaceo di discreta intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, pulito, fresco, balsamico, con un bel frutto e leggeri accenni vegetali.
Fresco e succoso, bel frutto, leggermente piccantino, con tannino fresco, bella vena acida e buona persistenza.

 – 2020 – Vino non ancora in commercio
Color rubino di discreta intensità.
Mediamente intenso al naso, bel frutto, ciliegia, leggeri e piacevoli accenni vegetali.
Fresco e succoso, accenni balsamici, leggere note piccanti di pepe, lunga la sua persistenza.
Un vino ancora giovane, già molto godibile e dal futuro promettente.

2018 – Qui la composizione era ancora 70% Merlot e 30% Cabernet sauvignon, il colore è granato di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, fresco, presenta note balsamiche.
Fresco, sapido e succoso, discretamente strutturato, bella vena acida e lunga persistenza.
Bel vino, anche se non al livello dei due precedenti.

Eccoci infine all’ultimo nato, ovvero il Friuli Isonzo Merlot, vitigno sul quale Franco punta molto, due le annate assaggiate, quella attualmente in commercio, ovvero la 2019 e la nuova annata, la 2020.

2019 – profondissimo il colore, unghia color prugna.
Spezie dolci al naso, bel frutto, leggeri accenni affumicati, note balsamiche.
Dotato di buona struttura, succoso, legno dolce, accenni balsamici, leggere note piccanti, lunga la sua persistenza. 88

2020 – Non ancora in commercio
Color prugna, di buona intensità.
Intenso al naso, sentori di radici, sottobosco, note balsamiche, in seguito escono sentori di prugna e note surmature.
Strutturato, frutta rossa matura, note piccanti, leggeri accenni vegetali, molto persistente.
Un vino assai diverso dal precedente, con un bel potenziale ancora tutto da esprimere.

Nota: non l’abbiamo sinora scritto, ma l’azienda si chiama Vignis di Marian.

Dai Franco, che sei sulla buona strada.
Lorenzo Colombo