Deutscher Prädikatswein Pfalz Solaris Auslese 2019 – Weingut Anselmann

Il Solaris nell’interpretazione di Anselmann

Solaris – Foto tratta da: https://thesolarisproject.org/solaris/

Il Solaris è un vitigno appartenente alla famiglia dei PIWI (“pilzwiderstandsfähig” in tedesco), famiglia di vitigni ottenuti da incroci multipli, concepiti con l’ausilio di università ed istituti di ricerca con lo scopo di ridurre al minimo i trattamenti legati alla malattie fungine, peronospora ed oidio soprattutto.

Nello specifico il Solaris è un vitigno a bacca bianca ottenuto nel 1975 da Norbert Beker incrociando Merzling x (Zarya severa x Muscat Ottonel), è riconosciuto come varietà resistente alle principali malattie funginee.
Iscritto al Registro Nazionale delle varietà di vite dal luglio 2013, è presente -in Italia- in Lombardia, Trentino e Veneto e può essere utilizzato in 11 vini ad Igt.

Non ci sono informazioni precise sulla sua estensione vitata, che comunque  è ancora assai limitata, secondo i dati forniti dall’ultima edizione del Which Winegrapes  Varieties are Grown Where? che prende in considerazione la situazione mondiale al 2016, se ne contavano 110 ettari in totale, tutti in Spagna.
Cosa completamente errata.
Infatti il vitigno è presente, oltre che in Italia, in Germania, specialmente nel Baden, ma anche nel nord della Svizzera, in Belgio, in Polonia e Olanda  e, per le sue caratteristiche di resistenza si sta diffondendo, seppur limitatamente, anche in regioni situate più a nord, come Inghilterra, Danimarca, Norvegia e Svezia, paesi quest’ultimi, che da poco si stanno affacciando alla viticoltura.

Ma andiamo a vedere da vicino il vino che al momento ci interessa, ovvero il Deutscher Prädikatswein Pfalz Solaris Auslese 2019 e l’azienda che lo produce, ovvero Weingut Anselmann.

Weingut Anselmann

Gli Anselmann

Gli Anselmann sono una famiglia che si dedica alla viticoltura da oltre 4 secoli -conosciamo da anni sia Ruth che il fratello Ralf, incontrandoli spesso nei vari concorsi enologici europei, dei quali entrambi sono tra i commissari accreditati- dispongono attualmente di 150 ettari di vigneti dislocati in diverse tenute nei seguenti borghi e singoli vigneti del Palatinato: Edesheimer Rosengarten, Edesheimer Mandelhang, Edesheimer Schloß, Edesheimer Forst, Edesheimer Ordensgut, Edenkobener Heidegarten, Rhodterr Klosterpfad, Flemlinger Herrenbuckel, Flemlinger Vogelsprung, Flemlinger Bischofskreuz.

Numerosissime le varietà coltivate, soprattutto a bacca bianca che costituiscono  circa i 2/3 dei vigneti: Riesling, Sauvignon Blanc, Müller-Thurgau, Grauburgunder (pinot grigio), Kerner, Chardonnay, Cabernet Blanc, Weissburgunder (pinot bianco), Auxerrois, Scheurebe, Sieggerrebe, Gewürztraminer, Ortega, Silvaner, Muskateller, Morio-Muskat, Huxelrebe, Solaris, Johanniter.
Non mancano però anche i vitigni a bacca rossa: Cabernet Sauvignon, Dornfelde, Merlot, Portugieser, St. Laurent, Spätburgunder (pinot nero), Schwarzriesling (pinot meunier), Syrah, Tempranillo, Cabernet Franc, Cabernet Dorsa, Cabernet Mitos, Cabernet Cubin, Reggente, Heroldrebe, Lemberger / Balufränkisch e altri in piccole quantità.

Di conseguenza sono numerosissimi (oltre un centinaio) anche i vini prodotti, in tutte le tipologie, sia fermi, secchi ed abboccati, vendemmie tardive (Spaetlese e Auslese), vini da dessert (Eiswein, Beerenauslese e Trockenbeerenauslese) e Spumanti Metodo Classico.
Buona parte dei vini rossi vengono affinati in barriques (nelle vaste cantine dell’azienda ce ne sono oltre 800).

Breve cenno alla legislazione vinicola tedesca

Il 20 agosto 2020  il BEMEL (Ministero federale dell’alimentazione e dell’agricoltura ) ha approvato la bozza della nuova normativa sulle classificazioni dei vini tedeschi, che si armonizza con la maggior parte delle normative europee, basate sul concetto delle denominazioni d’origine (DOP e IGP).
Sebbene questa normativa (dovrebbe) entrare in vigore a partire dall’annata 2021 è, per il momento, opportuno fare ancora riferimento alla vecchia (ed abbastanza complicata) legislazione, che si basa(va) su una legge del 1971, la quale classifica(va) i vini dal punto di vista geografico in due categorie: Einzellage e Grosslage.
Inoltre divide(va) i vini in quattro categorie, elencate in ordine di importanza: QmP (Pradikätswein), QbA, Landwein e Deutscher Wein o Tafelwein.

Non è finita, infatti i vini vengono suddivisi in ulteriori due categorie, in base al loro residuo zuccherino, abbiamo così i Trocken il cui residuo di zucchero dev’essere inferiore ai 4 g/litro  (o 9 g/litro – dipende dal tenore di acidità totale) e gli Halbtrocken dove non si possono superare i 12 g/litro (o 18 g/litro – dipende sempre dal tenore di acidità totale) di zucchero residuo.

Per quanto riguarda poi la categoria più qualitativamente importante, ovvero i Pradikätswein, vini che provengono dalle 13 regioni viticole tedesche e che non possono essere oggetto di zuccheraggio, abbiamo un’ulteriore suddivisione in sei livelli basati sul contenuto zuccherino del mosto e di conseguenza sul loro potenziale alcolico:

–        Trockenbeerenauslese – da uve appassite affette da muffa nobile, alcol potenziale minimo 19%.
–        Eiswein – alcol potenziale minimo 16,4%
–        Beerenauslese – da uve raccolte singolarmente con muffa nobile, alcol potenziale minimo 16,4%
–        Auslese – da grappoli selezionati extra maturi, alcol potenziale minimo 12%
–        Spätlese – raccolta tardiva, alcol potenziale minimo 10%
–        Kabinett – da uve completamente mature, alcol potenziale minimo 8,8%.

A complicare ulteriormente le cose ci sono poi i VDP (Deutscher Verband Prädikatsweingüter).
Si tratta di un’Associazione di aziende vinicole tedesche di qualità, che riflette la filosofia orientata alla qualità praticata dai suoi membri ed ha come logo, riportato sulle bottiglie, un’aquila stilizzata.
I vigneti sono classificati adottando un sistema basato sulla gerarchia dei terroir, simile nell’etica e nella struttura e quello della Borgogna.

Ma abbiamo divagato sin troppo, senza peraltro essere scesi nella completezza e complessità del sistema legislativo tedesco.

Torniamo quindi al nostro vino, che, come sopra specificato è un Prädikatswein Auslese proveniente da Edesheim, nel Palatinato, che con poco meno di 24.000 ettari a vigneto è la seconda regione viticola tedesca in quanto ad estensione e dove si coltivano 45 varietà di uve a bacca bianca e 22 varietà a bacca rossa.

Il vino

Si tratta di un vino dolce di bassa gradazione alcolica (11% vol), con un residuo zuccherino di 101 gr/litro e con un’acidità di 7,1 gr/litro.

Il colore è un luminoso giallo oro.
Intenso al naso dove s’esprime su note fruttate che rimandano alla frutta gialla, pesca in primis ed a quella tropicale, sentori d’erbe officinali ed accenni idrocarburici completano il quadro olfattivo.
Alla bocca il vino si trasforma, è ampio nel suo spettro gustativo, la sua dolcezza è decisa, seppur bilanciata dalla vena acida data dalle sue note d’agrumi, morbido al palato dove si ritrovano i sentori di frutti gialli maturi uniti a note di pesca sciroppata, albicocca e ananas sciroppato, miele e accenni di tamarindo.

Un vino da dessert secondo noi, che ben s’adatta a crostate con frutta ma anche a formaggi erborinati.
Lorenzo Colombo

http://www.weingut-anselmann.de/

 

 

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  1. […] Note: Non è facile per noi italiani comprendere la legislazione Vitivinicola tedesca, molto diversa rispetto al concetto delle denominazioni derivato quest’ultimo dalle AOC (ora AOP) francesi, anche se il 20 agosto 2020 il BEMEL ha approvato la bozza della nuova normativa che dovrebbe entrare in vigore da quest’anno. (vedi). […]

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