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Firriato, la Collezione Etna

L’azienda Firriato, con sede a Paceco, in provincia di Trapani è stata fondata nel 1978 da Salvatore Di Gaetano e prende il nome dall’omonima contrada situata nell’agro trapanese.
Nel corso degli anni l’azienda si è enormemente ingrandita ed oggi dispone di 470 ettari vitati suddivisi in diverse tenute collocate principalmente nella provincia di Trapani.

Le Tenute

La Tenuta Baglio Sorìa, situata a pochi chilometri dal Monte Erice è quella dove è nata la Firriato, Borgo Guarini, situata più a sud, con i suoi 165 ettari è la più vasta delle tenute aziendali, Pianoro Cuddia, relativamente piccola con 35 ettari vitati, Dàgala Borromeo, dove troviamo Nero d’Avola e Inzolia, Tenuta Giudeo, quella più a Sud, nell’agro di Mazara, poi ci sono la Calamoni di Favignana, nel centro-sud dell’isola ed infine Cavanera Etnea, che occupa 84 ettari sul versante nord dell’Etna, con vigneti situati tra i 650 ed i 950 metri d’altitudine.

Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 4.500.000, suddivise su numerose linee produttive, chiamate Collezioni.
Abbiamo così la Collezione Top Wine, composta da cinque vini prodotti nell’agro trapanese, la Collezione Isola di Favignana che comprende tre vini, la Collezione Premium, composta da quattro vini, la Collezione Trendy, con vini dedicati ai più giovani, che  consta di otto etichette, la Collezione La Dinastia composta da tre vini da monovitigno, la Collezione I Nobili che comprende anch’essa tre vini da monovitigno, la Collezione Bio, ovvero quattro vini da agricoltura biologica e da monovitigno, la Collezione Sweet che, come dice il nome, è riservata a tre vini dolci ed infine la Collezione Etna, composta da dieci etichette, tre delle quali abbiamo potuto assaggiare in una Masterclass tenutasi lo scorso 25 febbraio nell’ambito dell’evento Italian Taste Summit, dedicato al B2B durante il quale abbiamo partecipato a ben sette Masterclass.

I vini della Collezione Etna provengono dalla Tenuta Cavanera Etnea, situata nel comune di Castiglione di Sicilia sul versante Nord del vulcano.
Qui si coltivano i tipici vitigni etnei, Nerello mascalese e cappuccio, Carricante, Minella e Catarratto.

I vini degustati

 – Etna Doc Metodo Classico Brut Blanc de Noirs Gaudensius
Prodotto con uve Nerello mascalese provenienti dai vigneti situati nelle Contrade Verzella, Feudo di Mezzo, Sant’Antonio e Cottanera a 650 metri d’altitudine, l’esposizione guarda a Nord ed il suolo è sabbioso, il sistema d’allevamento è a Cordone speronato bilaterale con densità di 3.500 ceppi/ettaro, la resa è di 50 q.li/ha.
Il vino sosta in bottiglia sui lieviti per oltre 36 mesi.

Spuma abbondante ed evanescente, color paglierino di buona intensità.
Intenso al naso, fresco e pulito, fruttato, frutta gialla, pesca, agrumi maturi, accenni di lieviti e di pasticceria, biscotti.
Fresco, sapido e verticale, della cremosità e bel frutto, succoso, spiccati sentori d’agrumi, molto lunga la sua persistenza.

 – Etna Bianco Doc Cavanera Ripa di Scorciavacca 2021
Da uve Carricante e Catarratto provenienti dalla Contrada Verzella, il suolo, di natura vulcanica è franco sabbioso, le vigne sono situate tra i 750 ed i 850 metri d’altitudine sul versante Nord-Est del vulcano, sono allevate ad alberello etneo con densità di 4.000 ceppi/ettaro, la resa è di circa 57 q.li/ha.
Dopo la fermentazione alcolica il vino sosta per sei mesi sulle fecce fini con batonnage giornalieri, segue almeno un anno di riposo in bottiglia prima della commercializzazione.

Color giallo paglierino.
Buona la sua intensità olfattiva, leggere note vanigliate ed affumicate, frutta a polpa gialla.
Fresco e sapido, nocciolato, chiude leggermente amarognolo.
Quello, secondo noi, meno interessante tra i vini assaggiati.

 – Etna Rosso Doc Cavanera Rovo delle Cuturnie 2018
Blend di Nerello mascalese e Nerello cappuccio provenienti dalla Contrada Verzella, i vigneti, allevati ad Alberello etneo con densità di 3.500-4.000 ceppi/ettaro sono situati sul versante Nord-Est del vulcano tra i 650 ed i 750 metri d’altitudine, la resa è di circa 57 q.li/ha.
Dopo la fermentazione il vino d’affina per nove mesi in botti di rovere ai quali seguono almeno 20 mesi di sosta in bottiglia.

Color granato di media intensità con unghia aranciata.
Intenso al naso, minerale, note affumicate, legno percepibile, sottobosco, buona complessità ed eleganza.
Discretamente strutturato, sapido, succoso, frutta rossa selvatica, buona vena acida e lunga persistenza.
Legno ancora un poco in evidenza.
Lorenzo Colombo