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Gli Amarone delle Famiglie Storiche 10 anni dopo

Una carrellata sull’annata 2012 (con un intruso del 2011)

Siamo a Verona, come potevamo cominciare il resoconto delle degustazioni effettuate al Vinitaly se non con un vino del territorio?

Eccoci quindi a rendicontarvi in merito alla Masterclass, tenutasi in una sala gremita di operatori e giornalisti, molti dei quali stranieri, guidata da Nicola Frasson e dedicata agli Amarone delle Famiglie Storiche dell’annata 2012, annata caratterizzata da: un inverno abbastanza mite, con scarse precipitazioni, che ha portato ad un germogliamento anticipato rispetto al solito; l’andamento vegetativo è stato poi rallentato da un leggero ritorno di freddo durante i mesi di aprile e maggio. La stagione estiva è proseguita con alte temperature e piovosità scarsa. La vite si è così trovata a fronteggiare un’estate calda, asciutta e luminosa. Se l’acidità ha visto un suo naturale abbassamento, il PH invece è rimasto stabile. Grazie all’abbassamento delle temperature ed alle piogge di fine agosto la vite ha ristabilito il suo equilibrio mentre i buoni sbalzi termici tra giorno e notte hanno consentito di ultimare la maturazione in modo ottimale.
L’annata 2012 viene ricordata per rese/ettaro relativamente contenute, con uno stato sanitario delle uve ottimo ed una qualità nel complesso buona.

Andiamo ora all’assaggio dei vini:

Una panoramica così ampia ci dà l’opportunità di verificare il comportamento degli Amarone a dieci anni dalla loro vendemmia e di confrontarla con gli stessi vini più giovani. (Un ampio resoconto delle nostre precedenti -e assai recenti- degustazioni degli Amarone delle Famiglie Storiche lo potete trovare qui, qui, qui e qui).
Non andiamo neppure a descrivere la composizione dei vini e le informazioni relative alle Famiglie Storiche, potete infatti trovare ampi ragguagli nei sopra citati articoli.

Abbiamo trovato in genere una qualità molto elevata, elevatissima in quasi la metà dei campioni assaggiati- alcuni parametri accomunano questi vini, mentre in altri casi le differenze sono a volte notevoli.
Iniziamo dall’analisi visiva dove si riscontrano notevoli variabilità sia di tonalità come d’intensità, si va infatti dal granato al quasi nero.
Per quanto riguarda l’analisi olfattiva (ed i molti casi anche gusto-olfattiva) abbiamo trovato molte corrispondenze, come la nota alcolica in diversi vini piuttosto evidente (ma di questo non c’è da stupirsi), i sentori di radici e di bastoncino di liquirizia, sentori questi presenti nella maggior parte dei vini assaggiati, il frutto, prugna e ciliegia, ancora ben evidente in molti campioni.
Le maggiori differenze riscontrate riguardano la parte tannica (a volte tannini ancora decisi, altre volte già morbidi e ben amalgamati), differenze anche per la nota acida che donava ad alcuni vini una notevole freschezza e maggior facilità di beva.

Trattandosi di degustazione palese non inseriamo le nostre valutazioni numeriche, i vini sono comunque elencati in ordine di preferenza.

 – Venturini – Amarone della Valpolicella Riserva
Profondissimo il colore, unghia granata.
Evoluto, sentori di frutto stramaturo e confettura, accenni di salamoia.
Fresco e succoso, con un bel frutto, ciliegia e prugna anche in confettura, con tannini vellutati, lunga la sua persistenza.
Vino fresco e dalla bella beva.

 – Zenato – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Sergio Zenato
Profondissimo e compatto il colore, quasi nero.
Intenso al naso, vi troviamo prugna secca e in confettura, leggere note balsamiche, sentori di radici.
Morbido, succoso, alcolico, prugna secca, note piccanti, lunghissima la sua persistenza su sentori di radici.

 – Tedeschi – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Capitel Monte Olmi
Profondissimo il colore, quasi nero, unghia granata.
Intenso, balsamico ed elegante al naso, confettura di prugne e di marasche.
fresco e succoso, fruttato, ciliegia in confettura, alcolico, lunghissima la persistenza su sentori di liquirizia.

 – Guerrieri Rizzardi – Amarone della Valpolicella Classico 2011 Calcarole
(Unico vino dell’annata 2011)
Il colore varia tra il granato, l’aranciato ed il mattonato.
Evoluto, intenso, balsamico, frutta rossa macerata, confettura di prugne, accenni vanigliati.
Fresco e succoso, morbido, presenta un bel frutto maturo e leggere note piccanti, lunga la sua persistenza su sentori di liquirizia dolce.

 – Speri – Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Monte Sant’Urbano
Molto bello il colore, granato con riflessi rubino.
Buona l’intensità olfattiva, bello il frutto, prugna, ciliegia matura, balsamico, delicato, elegante.
Dotato di buona struttura, succoso e fruttato, asciutto, presenta accenni piccanti e sentori di radici, lunga la sua persistenza e goduriosa la beva.

 – Allegrini – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Fieramonte
Granato compatto, con unghia tendente all’aranciato.
Intenso al naso dove presenta note evolutive e sentori di liquirizia e prugna secca.
Alcolico, strutturato, succoso, piccantino, con buona vena acida e lunga persistenza su sentori di liquirizia forte.

 – Masi – Amarone della Valpolicella Classico Campolongo di Torbe
Profondissimo il colore, quasi nero.
Discreta l’intensità olfattiva, netti e decisi sentori di radici, ricordi di bastoncino di liquirizia, legno dolce.
Alcolico e strutturato, asciutto, presenta accenni piccanti e note di prugna secca, lunga la persistenza su sentori di bastoncino di liquirizia.

 – Musella – Amarone della Valpolicella Riserva
Granato luminoso di discreta profondità.
Buona l’intensità olfattiva, presenta note evolutive, sottobosco, prugna in confettura, radici.
Dotato di buona struttura, succoso e alcolico, con bella trama tannica, piccantino, liquirizia forte, sentori di radici.

 – Tommasi – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Ca’ Florian
Color granato con unghia tendente all’aranciato.
Evoluto, balsamico, frutta rossa macerata, note vanigliate, di buona eleganza.
Morbido e strutturato, asciutto, con bella trama tannica e buona vena acida, buona la sua persistenza su sentori di radice di liquirizia.

 – Tenuta Sant’Antonio – Amarone della Valpolicella Riserva Lilium Est
Profondissimo il colore, quasi nero, unghia granata.
Intenso al naso dove presenta sentori di radici e di china, ricordi di fumo.
Dotato di buona struttura, asciutto, con tannini decisi, tornano alla bocca le note di rabarbaro e china, accenni pepati, lunga la persistenza su sentori di radice di liquirizia.

 – Begali – Amarone della Valpolicella Classico Monte Ca’ Bianca
Color granato intenso, unghia tendente (leggermente) all’aranciato.
Intenso al naso dove si colgono sentori di radici e di prugna secca.
Strutturato, con bella presenza tannica, asciutto, alcolico, presenta sentori di radici, di bastoncino di liquirizia e leggere note piccanti, lunga la sua persistenza.

 – Brigaldara – Amarone della Valpolicella Riserva
Color granato profondo con unghia tendente all’aranciato.
Intenso al naso dove cogliamo sentori di radici, bastoncino di liquirizia, rabarbaro e prugna secca.
Succoso e strutturato, con bella vena acida, ritroviamo la radice di liquirizia, leggermente amarognolo sul lungo fin di bocca.

 – Torre d’Orti – Amarone della Valpolicella
Molto bello e vivo il colore, granato luminoso.
Intenso al naso, vi si colgono sentori di prugna secca, note vegetali e di salamoia.
Fresco e dotato di buona struttura, piccantino, vi ritroviamo le leggere note vegetali percepite all’olfatto.
Lorenzo Colombo