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Soave Classico “Staforte” 2020 – Graziano Prà

Nei mesi scorsi abbiamo scritto in un paio d’occasioni in merito ai vini di Graziano Prà ed alla sua decisa convinzione sulla superiorità della chiusura a vite delle bottiglie rispetto al tradizionale tappo di sughero.

In quelle occasioni avevamo avuto la possibilità di degustare sia il suo Soave “entry level”, ovvero l’Otto, anche in annata non certamente recente, ovvero la 2012, come pure il Cru aziendale, ovvero il Monte Grande, in questo caso dell’annata 2018.

Più recentemente, nel corso dell’evento “Gli Svitati”, tenutosi a Gambellara ad inizio marzo, Graziano s’era spinto ancora più in là nel tempo, facendoci assaggiare il Soave Classico 2010.

Risale invece al marzo di due anni fa l’ultima volta che abbiamo assaggiato un altro Soave aziendale, ovvero lo Staforte, che in quell’occasione era dell’annata 2016.

Oggi invece andiamo a degustare l’ultima annata in commercio di questo vino, ovvero la 2020.

Tralasciamo di conseguenza le informazioni in merito all’azienda per le quali vi rimandiamo ai sopracitati articoli, come pure non ci soffermiamo sulla descrizione relativa alla tipologia ed alla provenienza delle uve ed al metodo di lavorazione in cantina che potete trovare qui e quindi passiamo subito alla descrizione organolettica del vino.

Nel bicchiere si presenta con un color giallo paglierino di discreta intensità.
Buona la sua intensità olfattiva come pure l’eleganza, al naso s’esprime su sentori di frutta a polpa gialla e con note di fiori anch’essi gialli, vi cogliamo inoltre leggeri accenni mandorlati, di mela, ananas e agrumi.
Succoso al palato e dotato di buona struttura, decisamente sapido, vi ritroviamo la frutta gialla, la mela, l’ananas, la pesca, gli agrumi e gli accenni di mandorle, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo