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Vini bianchi dal Texas

Quando si pensa al vino negli Stati Uniti la prima zona che ci viene in mente è certamente la California ed in effetti anche se la viticoltura viene praticata in 50 Stati degli USA in California si produce l’85% di tutto il vino statunitense, ovvero poco meno di 26 milioni d’ettolitri e vi si trovano poco meno della metà delle aziende vitivinicole del paese (4.973 su un totale di 10.637).

In Texas ci sono poco più di 1.800 ettari di vigneti e ben 443 produttori di vino, otto AVA (American Viticultural Area) ma anche molti vigneti dai quali s’ottengono vini senza una specifica denominazione, vi si coltivano 45 diversi vitigni e si producono 162.000 ettolitri di vino/anno (Oltre i 2/3 dei quali rossi), ovvero lo 0,24% del vino statunitense.

Alana Marinez

A margine de Le Mondial des Vins Blancs, a Strasburgo abbiamo partecipato ad una Masterclass del titolo “Vins Blanc du Texas” condotta dall’enologa Alana Martinez, durante la quale abbiamo potuto assaggiare quattro vini bianchi texani.

Ecco il nostro pensiero

I primi due vini in degustazione sono prodotti con un vitigno molto raro, il Blanc de Bois, si tratta un ibrido a bacca bianca, frutto di un incrocio tra un altro vitigno ibrido (Florida D 6-148) e l’uva da tavola californiana Cardinal, creato nel 1968 da John Mortensen all’Università della Florida e prende il nome da Emile DuBois, coltivatore emigrato negli Stati Uniti dalla Francia nel 1882.
Ne è stato consentito l’utilizzo per la produzione di vino solamente nel 1987 e si trova unicamente nel Sud-Est degli Stati Uniti dove nel 2016 se ne contavano 81 ettari -la maggior parte dei quali in Texas- e in minor misura in Florida, Georgia e Louisiana.

Blanc du Bois

Sebbene non contenga varietà di uva Vitis Vinifera ben note tra i suoi genitori, è in grado di produrre vini bianchi freschi e croccanti con aromi floreali e di agrumi. Viene inoltre utilizzato per produrre vini dolci e fortificati sullo stile di Madeira.

Uno dei principali pregi del Blanc du Bois è la sua resistenza alla malattia di Pierce, un problema importante nel clima umido in questo angolo del paese, questa malattia, identificata per la prima volta nel 1890 è causata dalla Xylella ed attacca le foglie della vite sino a farle cadere.
Questo vitigno è inoltre resistente alla peronospora ed è franco di piede, ovvero non necessita d’essere innestato, inoltre è una varietà molto produttiva e quindi economicamente valida per i coltivatori.

I vini

 – 12 Fires Winery – Blanc de Blois 2020
La 12 Fires Winery è un’azienda particolare, acquista uva da diversi produttori texani ed ha impostato un progetto di “crowdfunding” chiamato Legacy Club, dando la possibilità ai propri clienti d’investire nell’azienda gli importi che desiderano

Il colore è giallo, tendente all’oro antico.
Intenso al naso dove emergono sentori di frutta a polpa gialla, pesca ed albicocca.
Strutturato, si ripropone alla bocca la frutta gialla matura, note di nespole ed accenni piccanti.

Raymond e Gladys Haak

Haak Vineyards and Winery – Blanc de Blois 2022
Molto curiosa la storia di quest’azienda che inizia nel lontano 1969, quando in occasione del decimo anniversario di matrimonio, Raymond e Gladys Haak ricevono tra gli altri reali, anche due viti di Concord, un vitigno derivato dalla Vitis labrusca usato sia come uva da tavola ma anche per produrre succo d’uva e vino.
Da qui nasce la passione di Raymond e Gladys per la viticoltura ed in breve tempo iniziano a cercare altri vitigni che possano adattarsi alla particolari condizioni climatiche del Golfo del Texas.

Qualche anno dopo, Raymond lesse di un vitigno ibrido che si diceva resistente alla malattia di Pierce e crescesse bene in ambienti caldi e secchi.
Il vitigno si chiama(va) Blanc du Bois e Haak è diventata una delle prime aziende vinicole del paese a coltivarlo.

Nel corso degli anni quelle due prime viti sono diventate 1,2 ettari di vigna e dal 2000 Haak ha iniziato a commercializzare i vini prodotti.

Diverso dal precedente già alla vista, in buona parte pensiamo ciò sia dovuto alla maggior gioventù del vino, si presenta infatti con un color paglierino scarico e luminoso.
Bel naso, molto più fresco del precedente vino, intenso, aromatico, floreale, frutta a polpa bianca fresca, pesca.
Fresco e sapido, con buona vena acida, cogliamo nuovamente la nota aromatica, chiude con lunga persistenza su sentori di salvia.

L’azienda Longhorns Cellars si trova a Fredericksburg, nel territorio della Texas Hills Country AVA, ad una settantina di chilometri a Nord-Ovest di San Antonio e più o meno alla stessa distanza, questa volta ad Ovest di Austin, è di proprietà di Mike e Deanna Dickey, medico lui ed infermiera lei, entrambi appassionati di vino.

Longhorn Cellars

La loro storia è comune a quella di molti appassionati di vino che da semplici consumatori poi diventano produttori.
La svolta nella vita di Mike e Deanna avviene nel 2012, durante una vacanza in California, nella Napa Valley, visitando cantine, vigneti ed ovviamente degustando vino, la coppia rimane quindi affascinata da questo mondo e da quel momento i viaggi con tema vino diventano sempre più frequenti scoprendo che l’industria vitivinicola è ormai fiorente anche nel Texas.

La febbre del vino ormai li ha presi, così Mike s’iscrive alla Texas Tech University e acquisisce la qualifica in viticoltura ed enologia mentre Deanna completa il percorso WSET ottenendone la certificazione.

Il passo successivo è l’acquisto, nel 2015 di una proprietà nella contea di San Saba vicino a Pontotoc e nel 2016 raccolgono le loro prime uve di Tannat.
Nel 2017 acquistano una piccola azienda vinicola vicino a Fredericksburg dove creano la loro cantina e, nel 2018 esce la prima bottiglia con loro etichetta.

Sono due i vini proposti in degustazione da quest’azienda, il primo è l’Orange Muscat 2021.

Il vitigno
L’Orange Muscat è praticamente il Moscato Giallo, quello che da noi è principalmente conosciuto per la produzione del Fior d’Arancio dei Colli Euganei.
Nel 2016 in Texas se ne contavano 61 ettari, tutti nella Contea di King il cui capoluogo è Guthrie.
Questa contea ha una superficie di 2.366 Km² ed una popolazione di 286 abitanti (dati 2010), ovvero 0,12 abitanti per Km².

Le uve per la produzione di questo vino provengono dal vigneto Newsom.

Molto bello il suo colore, giallo paglierino-dorato luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, vi si colgono note floreali, sentori di fieno ed accenni d’erbe officinali.
Succoso e discretamente strutturato, con buona vena acida, presenta sentori di salvia e leggeri accenni fumé, buona la sua persistenza con una chiusura leggermente amaricante.

L’altro vino della Longhorns Cellars è il Buddy’s Blend 2022
Frutto di un blend tra Roussanne (55%) e Mourvedre (45%) provenienti dal vigneto Farm 359, situato nella Narra Valley.

Il suo colore è giallo luminoso, tendente al dorato.
Intenso al naso, aromatico, vi si colgono sentori di rose e frutta tropicale.
Buona la sua struttura, accenni piccanti di pepe bianco e zenzero. Chiude leggermente amarognolo su sentori di salvia.
A tratti ci ha ricordato un Gewürztraminer.
Lorenzo Colombo