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Alsace Rocks! a Milano

Quattro produttori per otto vini

Alessandro Torcoli e Foulques Aulagnon

Lunedì 16 settembre, presso l’Enoluogo, a Milano, si è tenuto l’ormai tradizionale evento Alsace Rocks!
Alessandro Torcoli, con la collaborazione di Folques Aulagnon, responsabile marketing export del CIVA (Comité Interprofessionnel des Vins d’Alsace) e con la partecipazione attiva dei quattro produttori presenti ha condotto la degustazione di otto vini, due per ciascun produttore, abbiamo così potuto assaggiare quattro Aoc Alsace Pinot Noir, due Aoc Crémant d’Alsace e due Aoc Grands Crus d’Alsace Riesling.

Ecco il nostro pensiero:

Pinot noir

I Pinot noir

Il Pinot noir, con poco più di 1.500 ettari rappresenta circa il 10% del vigneto alsaziano, poco meno del 40% di questo vitigno viene utilizzato per la produzione dei Crémant d’Alsace, la parte rimanete serve a produrre vini fermi.
L’importanza di questo vitigno è cresciuta negli anni, tanto che dal 2022 può essere utilizzato nella produzione di due Grands Crus, il Kirchberr, a Barr nel Basso Reno e l’Hengst a Wintsenheim nell’Alto Reno.

I quattro Alsace Pinot Noir Aoc presentati a Milano oltre ad essere di annate diverse presentavano caratteristiche sensoriali piuttosto differenti tra loro.

 – L’AOC Alsace Pinot Noir 2022 del Domaine Allimant-Laugner proviene da uve coltivate su suolo argillo-calcareo (l’azienda si trova a Orschwiller, proprio sul confine tra il Bas-Rhine e L’Haut-Rhin) si tratta di un vino fresco e dalla pronta beva, il suo colore è rubino luminoso di buona intensità, intenso al naso dove presenta sentori di frutta a bacca scura e di ciliegia matura. Succoso, dotato di buona struttura cogliamo nuovamente un buon frutto unito a sentori leggermente piccanti, buona la sua persistenza.

 – L’AOC Alsace Pinot Noir 2021 del Domaine Butterlin possiede caratteristiche organolettiche assai diverse, l’azienda si trova a Wettolsheim, appena a Sud-Ovest di Comar, anche le uve per la produzione di questo vino provengono da vigneti situati su suolo argillo-calcareo.

Il vino si presenta con un color granato con riflessi color rubino, non molto intenso al naso dove si percepiscono note di frutto rosso maturo uniti a sentori di radici ed accenni di legno.
Mediamente strutturato, con buona vena acida, vi ritroviamo i sentori di radici e accenni di rabarbaro, chiude leggermente amarognolo.

 – AOC Alsace Pinot Noir 2019 “Fleur de granit” del Domaine Alsace Frey-Sohler
Come dice il nome il vigneto si trova su suolo composto da granito, siamo a Scherviller, pochi chilometri a nord del sopracitato Orschwiller.

Il vino ha un colore tra il rubino ed il prugna, di buona intensità.
Intenso al naso dove cogliamo sentori di frutta a bacca scura, more, ribes, ciliegia matura e qualche accenno floreale.
Strutturato e succoso, con sentori di frutto rosso selvatico maturo, accenni di vaniglia e di legno dolce, buona la sua persistenza.

L’ultimo Pinot noir assaggiato è l’AOC Alsace Pinot Noir 2017 “Cuvée F” del Domaine Paul Blanck, azienda che si trova Kientzheim, tra Orschwiller e Scherviller, le uve utilizzate per la produzione di questo vino provengono dal Grand Cru Furstentum, situato a 400 metri d’altitudine su suolo marnoso-calcareo.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio tramite l’utilizzo di lieviti autoctoni, il vino viene quindi posto in botti dove termina la fermentazione e dove s’affina per 10-12 mesi.

Profondo il suo colore, rubino, Media la sua intensità olfattiva, al naso è pulito, delicato e presenta leggere note balsamiche.
Sapido e strutturato, succoso, con buona trama tannica e leggere note piccanti, bel frutto rosso, lunga la sua persistenza su sentori di radici di liquirizia e leggere note verdi.

Passiamo ora ai Crémant d’Alsace Aoc, tipologia di vino sta vivendo un momento di grande successo, la loro produzione è passata in pochi anni dal 22% al 27,5% del totale della produzione alsaziana con oltre 32 milioni di bottiglie.

I vitigni utilizzabili per la loro produzione sono: Auxerrois, Chardonnay, Pinot blanc, Pinot gris, Pinot noir e Riesling, per la tipologia Rosé l’unico vitigno utilizzabile è il Pinot noir.
La percentuale realmente utilizzata per produrre i Crémant d’Alsace varia molto da vitigno a vitigno, si va dal 55% del Pinot blanc al 38% del Pinot noir, dal 20% del Pinot gris al 14% del Riesling, mentre tutti gli altri vitigni contribuiscono per il 18%.
Non vengono invece utilizzati Gewürztraminer e Sylvaner.

I due vini da noi degustati erano composti da Pinot blanc, Riesling e Pinot gris coltivati su suolo composto da granito per l’AOC Crémant d’Alsace del Domaine Allimant-Laugner e da solo Riesling per l’AOC Crémant d’Alsace del Domaine Alsace Frey-Sohler, quest’ultimo posto su suolo alluvionale.

Il vino del Domaine Allimant-Laugner ha un color paglierino scarico, tendente al verdolino, intenso al naso, fresco, verticale, presenta sentori di frutta a polpa bianca, pera soprattutto, ma anche pesca.
Fresco e sapido al palato, pulito, succoso, con un bel frutto, pera, mela, pesca bianca, buona verticalità e buona vena acida, buona anche la persistenza.
Un bel vino, anche se non molto complesso, dalla piacevolissima beva.

Nel Crémant del Domaine Alsace Frey-Sohler il vitigno, ovvero il Riesling emerge con tutte le sue tipiche note caratteristiche, il colore è paglierino di buona intensità, intenso anche al naso, con spiccate note d’idrocarburi, frutto giallo maturo, pesca gialla, note tropicali, accenni sulfurei quasi vulcanici, liquirizia.
Decisa l’effervescenza alla bocca, sentori piccanti che rimandano allo zenzero, note d’idrocarburi, buona la sua persistenza.

Due infine gli Alsace Grand Cru Aoc Riesling degustati, si tratta dell’Aoc Alsace Grand Cru Steingrubler Riesling 2019 del Domaine Butterlin e dell’AOC Alsace Grand Cru Schlossberg Riesling 2018 del Domaine Paul Blanck.

Il Grand Cru Steingrubler si trova nel villaggio di Wettolsheim, nell’Haut Rhin, ha un’estensione di circa 23 ettari su suolo bruno, calcareo-marnoso e i principali vitigni che si coltivano sono Riesling, Gewürztraminer e Pinot gris.

Lo Schlossberg è situato un poco più a nord, sempre nell’Haut-Rhin, nel comune di Kientzheim, è molto più grande, circa 80 ettari su suolo prevalentemente granitico o composto da sabbie granitiche, qui il vitigno principale è il Riesling.

Abbiamo trovato i due vini assai diversi tra loro, dal color paglierino luminoso lo Steingrubler, delicato al naso, mediamente intenso, dove, unitamente a sentori di pesca gialla e frutta tropicale si percepivano leggeri accenni d’idrocarburi.
Leggermente abboccato (lo zucchero residuo dichiarato è di 10 g/l), vi abbiamo colto sentori di pera matura, albicocca, succo di pesca e leggere note piccanti di zenzero, discreta la sua persistenza.

 – L’AOC Alsace Grand Cru Schlossberg Riesling 2018 del Domaine Paul Blanck si presenta con un color giallo paglierino tendente al dorato, intenso ed elegante al naso, con sentori di pesca gialla e delicate note idrocarburiche.
Mediamente strutturato, asciutto, con buona vena acida, sentori di caramella alle radici di genziana, lunga la persistenza.
Un vino dal bellissimo naso.
Lorenzo Colombo