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Alto Adige Doc Vernatsch Fass Nr.9 – Girlan

Schiava- Tratta dal sito vinialtoadige.com

Iniziamo subito col dire che i vini a base Schiava ci piacciono molto.
Siamo grandi consumatori di vini prodotti con questo vitigno, che troviamo assai duttili nell’abbinamento con i piatti di tutti i giorni.

Si tratta in genere di vini mai aggressivi, oseremmo dire quasi timidi, che però, come scritto sopra, s’adattano magnificamente ad una moltitudine di preparazioni, sia di carne ma anche di pesce, e non solo, vini che definiremmo molto gastronomici, da servire (quasi) sempre a temperature piuttosto fresche.

La Schiava è un vitigno che nel corso degli anni ha perso un numero significativo d’ettari vitati, solamente pochi anni fa era l’uva più coltivata in Alto Adige, ma nel corso degli anni la sua superficie s’è assai ridotta, a vantaggio di altri vitigni, soprattutto a bacca bianca.

Attualmente in Alto Adige -dove si trova oltre la metà della superficie vitata di  Schiava d’Italia- occupa una superficie di 556 ettari (9% del vitigno altoatesino), sopravanzata da Pinot grigio, Gewürztraminer, Chardonnay, Pinot bianco e ormai raggiunto in estensione dal vitigno a bacca rossa che a volte (con i dovuti distinguo) gli assomiglia organoletticamete, ovvero il Pinot nero.

Nel passato la situazione era assai diversa, ed il nostro vitigno nel 2016 vantava 853 ettari vitati (16% del vigneto altoatesino) che dieci anni prima, ovvero nel 2006 erano 1.541 ettari, se poi torniamo ancora indietro nel tempo vediamo che la sua superficie vitata era assi più vasta, sino a rappresentare l’80% del vigneto provinciale.

Questo vitigno, in passato allevato con lo scopo di farne grandi produzioni che sovente davano come risultato vini piuttosto banali, in realtà è in grado, se ben gestito in vigna ed in cantina, di dare prodotti dalla notevole qualità, ma sempre dalla beva facile, che in alcuni casi nulla hanno da invidiare ai certamente più blasonati Pinot nero.

Si assiste quindi ormai da qualche anno ad un revival di questo vitigno, non certo per l’incremento della  superficie vitata, ma per quanto riguarda la qualità dei vini prodotti e prova ne sono i numerosi riconoscimenti ottenuti dalle principali guide.

Nel Catalogo nazionale delle Varietà di Vite  sono registrate quattro varietà di questo vitigno: Schiava, Schiava gentile, Schiava grossa e Schiava grigia, però le ultime tre varietà possono essere utilizzate unicamente per definire vini prodotti in Trentino-Alto Adige.

Il vino

Il vino che andiamo ad assaggiare, ovvero il “Fass Nr.9 Vernatsch” dell’azienda Girlan Kellerei è prodotto con uva Schiava in purezza, proveniente da viti che hanno un’età media di circa 30 anni.
I vigneti sono situati sulle colline prospicenti il paese di Cornaiano ed il borgo di Colterenzio a un’altezza di circa 450 metri slm, il suolo è caratterizzato da residui morenici e ghiaiosi risalenti all’epoca glaciale.
Le vendemmia viene effettuata selezionando solo i grappoli migliori, dopo la pressatura il mosto fermenta in vasche d’acciaio, mentre l’affinamento si svolge in grandi botti di rovere per una durata di 5 mesi.

Nel bicchiere si presenta con un color granato-rubino di media intensità, al naso è discretamente intenso, i sentori sono tipici della varietà, si colgono infatti note di frutta rossa selvatica, soprattutto ciliegia e di piccoli frutti di bosco freschi, il tutto venato da un leggero accenno speziato piccante e da una sfumatura vegetale, buona la sua eleganza.
Media la sua struttura, il vino è succoso ed asciutto con tannino composto, tornano i sentori di frutta rossa selvatica e gli accenni freschi e piccanti mentre il lungo fin di bocca è segnato da una piacevole nota amaricante.
Lorenzo Colombo